Pride Compilation

“La musica non ha sesso, o tendenza sessuale. Non esistono note gay, o note eterosessuali. Esiste solo la musica, che è per tutti. Quindi, anche per le persone gay.
Ed esistono poi i testi, che possono raccontare storie diverse, ma ricordando sempre che l'esperienza dell'amore, della sofferenza, della morte, della gioia, anziché dividere noi esseri umani, ci rende tutti uguali.
E allora tiriamole fuori queste parole diverse, senza vergognarci, senza continuare a trasformare in Maria il nostro ragazzo Mario, o in Luca la nostra ragazza Lucia. Come è stato fatto fino ad oggi, da centinaia di cantanti.
Noi esseri umani proviamo tutti gli stessi sentimenti, quale che sia la nostra tendenza. Non esiste un amore gay e un amore etero. Esiste l'amore.
Che è di tutti, e per tutti.
Quello che poi fanno a letto è affar loro. Ai loro ascoltatori importa solo che sappiano scrivere belle canzoni, sappiano cantare bene, e sappiano comunicare col cuore.
Chissà se questa regola vale anche in Italia?”
Giovanni Dall’Orto

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LA PRIMA COMPILATION ITALIANA DI CANZONI A TEMATICA OMOSESSUALE

PRIDE COMPILATION

Annunciata dalla voce baritonale di Platinette che canta l'improbabile "L'elefante gay" (un' esilarante canzoncina per bambini a tematica "diversa"), uscita in versione fisica il 28 giugno 2005 la prima compilation italiana dedicata interamente alla tematica glbt ("gay, lesbica, bi, transessuale").

Hanno prestato la voce a questo progetto culturale noti artisti del calibro di Platinette, Ivan Cattaneo, Aida Cooper e il cantante lirico Carlo Cantoni, nomi celebri dello spettacolo glbt come il cabarettista dello Zelig (Alessandro Fullìn) e dello Zeligay ("Le hostess di volo"), e giovani artisti, alcuni dei quali esordienti (Antonino Inguì, Sasà di Donna, J.D.Vine, Leandro). 

La "Pride compilation", nata dalla collaborazione del più importante mensile gay italiano "Pride" (diretto da Giovanni Dall'Orto, che ha curato la scelta delle canzoni e il commento del libretto), del deejay produttore Andrea K e del musicista Daniele Caldarini, è una sfida all'imbarazzo con cui il mondo discografico italiano ha fin qui avvicinato la tematica gay. 

Particolare significativo: al progetto hanno collaborato in maggioranza persone eterosessuali (cantanti, musicista, produttore), a dimostrazione del fatto che certi tabù stanno ormai stretti a tutti, non solo a chi è gay: l'arte non può tollerare censure.
Proprio per l'importanza di questa battaglia culturale, tutti gli artisti e le artiste hanno prestato gratuitamente il loro contributo.

Le canzoni sono state scelte in base alla bellezza delle parole e della musica. Tutte hanno in comune un testo che parla d'omosessualità o lesbismo, transessualità, travestitismo e bisessualità, in tutti gli aspetti. Da quelli ironici e divertenti a quelli più drammatici (come la prostituzione o la perdita della persona amata) fino a temi attuali come dei Pacs / "unioni civili". 
I brani sono stati riarrangiati e reinterpretati per l'occasione, per renderli adatti alle esigenze del pubblico delle discoteche, o viceversa per consentire un ascolto più raccolto.

GLI ARTISTI DELLA COMPILATION
Gli artisti della Pride Compilation sono stati scelti per dare la maggior visibilità possibile al progetto:

PLATINETTE: “la star della compilation” trasmette tutte le mattine su Radio Deejay, oltre ad essere ospite fissa a Buona Domenica.

MAURO CORUZZI: è il vero nome di Platinette, usato per cantare una canzone intima e non comica. Coruzzi ha appena pubblicato un libro-biografia che parla della doppia vita di Mauro/Platinette, pubblicizzato in televisione principalmente grazie a Maurizio Costanzo.

IVAN CATTANEO: unico cantante italiano che ha affrontato ininterottamente il tema glbt nelle sue canzoni sin dal 1976, è ora tornato alla ribalta grazie a Music Farm, e partecipa a molti programmi televisivi (come Marchette).

AIDA COOPER: stupenda voce con molti raffinati cd blues al suo attivo come solista, è anche corista di Loredana Bertè.

ALESSANDRO FULLIN: il comico rivelazione di Zelig Circus di quest’anno: parlano tutti di lui (e della sua professoressa di tuscolano).

LE HOSTESS DI VOLO: il più famoso trio di cabaret en travesti italiano, con all'attivo numerosi spettacoli (compreso un remake del Vizietto per lo Zeligay).

CARLO CANTONI: cantante lirico molto conosciuto sia in Italia che all'estero.

ANTONINO INGUI’: in arte Tony T, ballerino e vocalist. Numerose le sue apparizioni televisive Rai e Mediaset.

SASA’ DI DONNA: ballerino Mediaset (quello che si fece male facendo ballare le Lecciso a Striscia la notizia) e coreogafo di Miss Italia.

J.D.VINE e LEANDRO: due esordienti, con una bellissima voce.



"Ci mancava davvero una compilation così. Certamente, ci sono dei precedenti, con la differenza che si trattava di raccolte di canzoni indirizzate al pubblico gay, o a questo riconducibili, ma non con brani a tematica esplicitamente omosessuale. All’estero ci sono molti esempi di artisti che cantano tranquillamente l’omosessualità nei loro album, da noi spesso la cosa è ancora un tabù.
Nel nostro paese al massimo si può trovare qualche canzone isolata, o talvolta addirittura in codice, tra un’altra decina di tracce, indipendentemente dal fatto che l’artista in questione sia gay dichiarato o meno. L’idea di questo cd è venuta al sottoscritto, insieme a Giovanni Dall’Orto, direttore della rivista Pride. Negli anni, come dei minatori (che immagine maschia!), avevamo cercato e raccolto quasi tutte le canzoni a tematica, nella montagna granitica del patrimonio canzonettistico italiano ed un giorno ci siamo detti: perché non raccogliere parte dei nostri risultati in un cd?Per la realizzazione ci siamo avvalsi della collaborazione del dj Andrea K e del musicista Daniele Caldarini che hanno creduto nel progetto e deciso di produrlo.
Per dare ai brani una ventata d’aria fresca, abbiamo deciso di fare delle cover, ovvero di farli ricantare ex novo da altri artisti che, credendo nel progetto, hanno prestato la loro voce a titolo gratuito.
“Pride is pride“, il brano di apertura, è un inedito cantato e scritto appositamente da Ivan Cattaneo per il Gay Pride 2005. Su una base dance sono scanditi alcuni slogan tipici di una manifestazione gay. Ivan, che vanta un repertorio ineguagliabile in quanto a tematica gay, è presente anche con un altro suo brano, “Polisex” del 1980, da lui ricantato e arrangiato per l’occasione. Piatto forte della compilation è “L’elefante gay“, cantato in origine da Erika Mannelli, durante il concorso canoro per bambini “Ambrogino d’oro” del 1984. Quando l’abbiamo sentita abbiamo pensato subito a Platinette che ha accettato con entusiasmo la nostra proposta. Platinette, tolta la parrucca, ha volutamente interpretato nei panni di Mauro Coruzzi “Ti ricordo ancora” di Fabio Concato in maniera tenera ed emozionante. Un’altra importante presenza è Aida Cooper, una delle più belle voci italiane, per anni corista di Loredana Bertè. A lei sono state affidate ben due canzoni, “Hey bionda” di Gianna Nannini, che interpreta con una grinta incredibile, e “Io e Maria” di Paola Turci, resa con una dolcezza ed un coinvolgimento incredibili.
Non poteva mancare “Andrea” di Fabrizio De Andrè, con lo stile tipico delle ballate del cantautore genovese ed un testo esplicitamente gay.
Un altro debuttante è Leandro, studente del centro di formazione arte e spettacolo Mas di Milano. A lui è stata affidata l’interpretazione de “Il patto“, canzone di Gianni Bella, incisa in seguito anche dalla sorella Marcella. Il brano è piuttosto famoso, ma solo in pochi si sono accorti che racconta di un ragazzo che si prostituisce per colmare il vuoto della solitudine e, parlando con Dio, gli promette di smettere con questo mestiere se riuscirà a trovare l’amore di cui ha bisogno. L’autore Gianni Bella è presente anche con “Lady Anima” cantata in originale da Marcella, che affronta il tema della bisessualità raccontando di un triangolo amoroso in cui nessuno sembra rimanere soddisfatto: “Tu innamorato di lei, io innamorata di te, lei innamorata di me”. Ad eseguirla J. D. Vine cantante rock che da anni collabora alle produzioni discografiche di Andrea K.
Antonino Inguì, ballerino, vocalist e drag man, meglio conosciuto con il nome di TonyTi, con già alcune esperienze discografiche, interpreta “La ferrovia” un brano di Franco Simone degli anni ’70 che parla della solitudine interiore di tutti coloro si sentono diversi, emarginati, ed avvertono forte il desiderio di salire su un treno per fuggirsene via.
“Quel che si dice” è una vecchia e celebre canzone di Charles Aznavour, nata originariamente in francese e poi tradotta in italiano. È la storia di un travestito e di tutta la solitudine nascosta sotto il trucco e la parrucca. La melodia è struggente ed è una delle più belle canzoni che affrontano questo tema. Il baritono comasco Carlo Cantoni dà al brano una sfumatura lirica rendendolo ancora più emozionante e ricco di pathos.
Dopo la malinconia un po’ di colore: le Hostess di volo, il celebre trio di cabarettisti formato da Eraldo Moretto (La Cesira), Luca Magli ed Eros Grimaldi fanno una divertentissima cover di “Luca” di Raffaella Carrà, dove potrete ascoltare anche un’improbabile Amanda Lear.
Sulla scia del cabaret, e del gran successo che sta ottenendo con la sua partecipazione a Zelig, abbiamo fortemente voluto anche Alessandro Fullin che per l’occasione ha messo in musica il suo delirante monologo “L’invasione delle checche“.
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